Cinque colpi di arma da fuoco sono stati sparati ieri nei pressi della Casa della Cultura di Handlova, a circa 200 chilometri a nord-est di Bratislava, dove si è tenuta una riunione del governo slovacco. Due proiettili hanno raggiunto il primo ministro, Robert Fico, gravemente ferito all'addome e al polso e trasportato immediatamente in ospedale in elicottero, dove ha subito un intervento chirurgico. La sua vita sembra ora non essere più in pericolo, come affermato dal vicepremier, Tomaš Taraba, l'intervento sarebbe andato a buon fine.
L'aggressore, sembra un ex dipendente di un servizio di sicurezza privato, è stato arrestato. In un filmato, registrato in ospedale, l'uomo afferma di non essere d'accordo con la politica del governo.
Il vicepremier ha intanto accusato l'opposizione slovacca di raccontare menzogne e di parlare di Fico quasi come di un mostro. Gli oppositori politici invece accusano il primo ministro di assumere posizioni amichevoli con la Russia. I rapporti tra la Slovacchia e la vicina Ucraina sono infatti deteriorati dopo la vittoria alle elezioni autunnali di Robert Fico, che durante la campagna elettorale aveva promesso di non inviare più armi a Kiev.
In un clima politico teso, la polizia ha chiesto ai media di disattivare i commenti sugli articoli relativi all'aggressione contro il primo ministro e ai cittadini di astenersi da commenti di minacce e odio.
Numerose le condanne da tutto il mondo al tentativo di attentato contro capo del governo slovacco.