Foto: Reuters
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In Francia emergenza carburante. A causa dello sciopero dei lavoratori del settore petrolifero i distributori sono chiusi o assaltati. Nel Paese sono bloccate sei raffinerie su sette. Il Presidente Macron ha annunciato la precettazione e il ritorno alla normalita' per la prossima settimana. Le stazioni di rifornimento sono senza benzina da giorni a causa dello sciopero iniziato tre settimane or sono nelle raffinerie e nei depositi di Total Energies e di Esso e ancora in corso. Le precettazioni del personale indispensabile al funzionamento dei depositi sono state annunciate al parlamento dal Premier Borne e sono iniziate in Normandia. Altre precettazioni potrebbero essere lanciate al deposito delle Fiandre, nei pressi di Dunkerque. Il sindacato che sta portando avanti le contrattazioni le ha definite illegali. Sulle sette raffinerie presenti in Francia quelle bloccate sono sei. I lavoratori reclamano un aumento dei salari del dieci per cento di fronte ai profitti realizzati in particolare da Total nel secondo semestre 2022, dopo l'esplosione del prezzo di gas e petrolio a causa della crisi ucraina. La situazione peggiore e' registrata nell'Hauts de France e nell'Ile de France, mentre alcuni dipartimenti hanno preso contromisure, come vietando ai clienti l'acquisto di taniche di carburante o fissando un tetto in termine di litri. Il Presidente Macron ha fatto sapere di prevedere che il ritorno alla normalita' avverra' la prossima settimana in quanto si tratta di conflitti sociali in aziende che hanno realizzato profitti significativi, che hanno distribuito molto agli azionisti e che sono state molto lente nella redistribuzione ai dipendenti. Macron ha anche lanciato un appello alla responsabilita'.

Franco de Stefani