Stando al portavoce della polizia tedesca, molti delle persone che ieri manifestavano a Berlino contro le misure anit-Covid del governo, non indossavano la mascherina e gli agenti sono dovuti intervenire per garantire il rispetto del distanziamento, nella città che tra l’altro è uno dei principali hot spot della pandemia in Germania.
I manifestanti oltre a lanciare petardi brandivano cartelli che paragonavano la mascherina ai campi di concentramento. “Si possono criticare le misure, ma chiunque relativizza o banalizzi l’Olocausto con ha imparato nulla dalla storia” ha dichiarato il ministro degli esteri Maas. Il tutto di fronte al Parlamento dove si stava discutendo sulla protezione della salute in epoca Covid; una manovra fortemente sostenuta dalla cancelliera Angela Merkel, che era uno dei personaggi più attaccati dai manifestanti, tra i quali alcuni inneggiavano più che all’Europa tanto sostenuta dalla Merkel al Reich di oscura memoria. Dopo la deriva della manifestazione di ieri in Germania è, quindi, emersa più di qualche preoccupazione nei confronti di questo movimento eterogeneo ma fortemente influenzato dall’estrema destra.
In ogni caso a Berlino ieri sono stati utilizzati gli idranti, che da decenni non si vedevano alle manifestazioni, e qualcuno tra i presenti ha anche espresso sul social il sospetto che quella sparata sulla folla non fosse acqua ma vaccino e quindi forse sarebbe valsa la raccomandazione di un capotreno di un convoglio sul quale viaggiavano alcuni dei manifestanti gli aveva ironicamente invitati ad utilizzare la mascherina per evitare di lasciare saliva in giro, poiché esisterebbe il fondato sospetto che attraverso essa lo stato stia clonando esseri umani.
Barbara Costamagna