Un’Europa più orientata alle politiche sociali sembra essere quella che i cittadini dell’Unione chiederebbero a coloro che saranno scelti per rappresentarli nel nuovo Parlamento Europeo. Una tendenza che è emersa in un sondaggio dell’Ipsos volto a capire le questioni chiave che secondo un campione di cittadini dovrebbero essere affrontate nei prossimi cinque anni a livello comunitario.
L’aumento dei prezzi e del costo della vita, si sono piazzati al primo posto delle preoccupazioni. Il 68% del campione vorrebbe, infatti, che l’Unione trovasse soluzioni adeguate a far scendere il costo della vita. il 64%, invece, chiede soluzioni per ridurre le disuguaglianze sociali che, secondo loro, si sarebbero acuite dopo la crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina. Il 62% degli intervistati vorrebbe che i deputati del prossimo parlamento europeo introducessero misure per stimolare la crescita economica e ridurre l’immigrazione clandestina e la disoccupazione.
L’elettorato si divide logicamente poi sulle strade da seguire in questi campi, con un ‘approccio più legalitario da parte di quelli che sentono di aderire all’area di centro-destra. Più attenzione invece alla lotta alle disuguaglianze da parte dell’elettorato di sinistra che chiede politiche specifiche e inclusive. In ogni caso i prossimi leader dell’Unione secondo il sondaggio saranno chiamati a investire maggiormente per venire incontro alle richieste dei cittadini, rivedendo in parte anche le politiche fiscali messe in campo in questi ultimi anni.
Barbara Costamagna