Foto: EPA
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Il Commissario agli Affari interni, Ylva Johansson, rispondendo a una domanda sui ricollocamenti fatti da giugno ad oggi, ha rigettato le accuse che sostengono che il meccanismo volontario di solidarietà sulla gestione dei migranti non sta funzionando. Secondo le sue parole, l'Ue sta facendo "ricollocamenti su base giornaliera o almeno settimanale. Ciò di cui abbiamo bisogno è migliorare la velocità perché abbiamo visto alcune strozzature nel sistema da risolvere", ha detto ancora il commissario. "La Commissione e gli Stati membri stanno lavorando insieme”, ha aggiunto, “stiamo facendo dei passi avanti sul patto per l'immigrazione, che è la soluzione di lungo termine per le nostre sfide, ma stiamo lavorando a stretto contatto anche a soluzioni di emergenza per affrontare gli arrivi irregolari e gestire la situazione".
L'Unione europea sembra quindi fiduciosa e ritiene che il peggio sia passato. Ora il clima, secondo Bruxelles, è molto più costruttivo e si potrebbe davvero arrivare ad una riforma organica delle regole sulla migrazione a livello Ue.
Anche secondo il ministro degli Interni ceco, Vit Rakušan, "la situazione ora è molto migliorata, abbiamo la sensazione che la tensione”, soprattutto tra Italia e Francia, “sia passata".
Intanto il ministro degli Interni francese, Gerald Darmanin, ha affermato che nel caso l'Italia non prenda le navi e non accetti "la legge del mare e del porto più sicuro, non c'è motivo che i Paesi che fanno i ricollocamenti siano Francia e Germania, che sono quelli che accolgono le navi e sono gli stessi che accolgono direttamente i migranti dall'Africa e dall'Asia".


E. P.