Nei prossimi anni il rischio d’incendi aumenterà significativamente in tutta Europa. Lo afferma uno studio pubblicato su “Environmental Research Letters” (rivista scientifica trimestrale che si occupa di ricerca su tutti gli aspetti delle scienze ambientali) e svolto da un gruppo di ricercatori del Senckenberg Biodiversity and Climate Research Centre di Francoforte.
Lo studio, utilizzando modelli climatici ad alta risoluzione, dimostrerebbe che le tendenze per il rischio d’incendi boschivi in Europa stanno crescendo in modo allarmante a causa del riscaldamento globale.
Negli ultimi dieci anni il clima in Europa è stato più caldo e secco che in qualsiasi altro momento della storia meteorologica conosciuta, con la crescita di fattori di rischio come alte temperature, bassa umidità e scarse precipitazioni, combinati con venti forti. La possibilità d’incendi si sta allargando anche alle aree dell'Europa centrale, e alle regioni montuose, e in paesi come Grecia, Cipro, Spagna, Portogallo, Croazia e Turchia, le condizioni diventeranno ancora più estreme".
Nel 2017 quasi un milione di ettari di terra è andato a fuoco nel continente europeo, soprattutto nella regione del Mediterraneo, ma anche aree non solitamente considerate a rischio di incendio, come il Regno Unito, sono state colpite.
"I nostri dati – ha spiegato la prima autrice dello studio, Jessica Hetzer - mostrano che questa pericolosa tendenza continuerà nei prossimi decenni e che il rischio d’incendi boschivi aumenterà ulteriormente in tutta Europa, anche con una significativa riduzione delle emissioni di gas serra”. "Anche nel nostro scenario calcolato con il più basso aumento di emissioni di CO2 – ha aggiunto - il rischio medio di incendi boschivi legati alle condizioni meteorologiche in estate in Europa aumenterà del 24 per cento entro il 2050, rispetto alla media storica”.
Alessandro Martegani