Foto: EPA
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E' allarme maltempo in Europa centro-orientale. In Romania la situazione più critica si registra nella regione di Galati, dove è stato attivato un dispositivo di emergenza per monitorare la situazione. Attualmente alcune zone sono sommerse da 170 centimetri d'acqua. Cinque persone hanno perso la vita, sessanta hanno dovuto lasciare le loro case e diverse strade d'accesso alla località sono bloccate.
Inondazioni si sono verificate anche in Repubblica Ceca. Sessantamila case sono rimaste senza elettricità, soprattutto nel nord del paese. Le autorità ceche hanno eretto barriere metalliche o muri di protezione con sacchi di sabbia, mentre l'acqua è stata rilasciata dalle dighe per fare spazio nei serbatoi. I residenti sono stati avvertiti di prepararsi a possibili evacuazioni.
Anche in Polonia la situazione è critica. Due città sono state evacuate a causa delle alluvioni e 160 persone sono al lavoro per mettere in sicurezza la zona. Le autorità hanno invitato i residenti a fare scorta di cibo e a prepararsi a eventuali interruzioni di corrente ricaricando le batterie. Il premier Donald Tusk, incontrando i vigili del fuoco e altri funzionari addetti alle emergenze in Brslavia, nel sud-est del paese, ha detto che le previsioni non sono "eccessivamente allarmanti". "Non c'è motivo di farsi prendere dal panico, ma c'è motivo di essere completamente mobilitati", ha sottolineato.
In Austria ampie zone sono state colpite dal maltempo e c'è il rischio di inondazioni. Quattromila case sono rimaste senza elettricità e a preoccupare sono soprattutto le raffiche di vento che si abbattono sul paese. Oltre una dozzina di località sono state dichiarate zona di catastrofe.
Alcuni esperti hanno paragonato le previsioni del fine settimana alle devastanti inondazioni del 1997 nella regione, definite da alcuni come l'alluvione del secolo, quando le vittime furono oltre un centinaio.

Valerio Fabbri