Ci sono anche quattro italiani fra le persone fermate dalla polizia belga nell’ambito di un’indagine per corruzione che riguarda il Qatar, paese che sta ospitando i Mondiali di calcio e che ha sottoscritto recenti accordi con Germania, Italia e Francia per la fornitura di gas naturale liquefatto.
Fra le persone fermate a Bruxelles ci sono, fra gli altri, l'ex eurodeputato del Pd Antonio Panzeri, e il neoeletto segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, Luca Visentini, sindacalista udinese di lungo corso, molto noto in Friuli Venezia Giulia. Italiani anche un direttore di una ong e un assistente parlamentare fermati nella capitale belga dalla polizia, che ha anche eseguito 16 perquisizioni in varie città del Belgio.
Il caso è stato riportato dal giornale belga “Le Soir”: dalla scorsa estate gli inquirenti stavano indagando su una presunta organizzazione criminale, infiltrata nel Parlamento europeo, con legami con la politica e il sindacato, che avrebbe lavorato per un “Paese del Golfo” che cercava d’influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo, “pagando ingenti somme di denaro o offrendo doni significativi a personalità influenti all'interno del Parlamento europeo”. Il Qatar non viene nominato esplicitamente nell’atto di accusa, ma le indiscrezioni sembrano portare proprio al paese organizzazione del campionato del mondo.
In particolare, il governo del Qatar avrebbe lavorato per trovare alleati per difendere l’assegnazione del Mondiali di calcio, e i dichiarati progressi dell'emirato sui diritti umani e sulle condizioni di lavoro dei migranti.
Il Qatar da anni viene regolarmente accusato di violare i diritti umani degli oppositori politici, delle persone LGBTQ+ e di 2 milioni di lavoratori migranti che vivono nell’Emirato.
Nel corso delle perquisizioni, avvenute proprio mentre si celebrava la giornata mondiale contro la corruzione, è stato sequestrato mezzo milione di euro in contanti nella residenza di Bruxelles dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri, oltre ad apparecchiature informatiche e telefoni. Tra le persone interessate dalle perquisizioni, anche quattro assistenti parlamentari vicini al gruppo dei socialdemocratici, ma anche due consiglieri e un funzionario del Parlamento europeo.
Panzeri, 67 anni, è presidente di Fight impunity, un’associazione che promuove “la lotta all'impunità per gravi violazioni dei diritti umani” e la giustizia internazionale, mentre Luca Visentini, 53 anni, è a capo di una confederazione di sindacati di tutto il mondo, comprese le organizzazioni belghe, che rappresentano in totale più di 200 milioni di lavoratori.
Alessandro Martegani