Dovrebbe essere stato stralciato il punto sulle Ong, depennamento che, se confermato, andrebbe incontro alle richieste dell'Italia, contraria all'esclusione delle attività delle organizzazioni non governative da contesti che rientrerebbero nell'uso strumentale della migrazione da parte dei Paesi terzi.
La nuova legge stabilisce il quadro che consentirebbe agli Stati membri di affrontare situazioni di crisi nel campo dell’asilo e della migrazione adeguando alcune regole, come quelle relative alla registrazione delle domande di asilo o alla procedura di asilo alla frontiera. Tra l'altro, la registrazione delle domande di protezione internazionale può essere completata entro quattro settimane dalla presentazione, alleggerendo così le pubbliche amministrazioni. Uno Stato membro che si trova ad affrontare una situazione di crisi può richiedere contributi di solidarietà ad altri Paesi dell’Ue, che possono assumere la forma di ricollocazione dei richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale dallo Stato membro in crisi verso gli Stati membri contribuenti; compensazioni di responsabilità, vale a dire che lo Stato membro sostenitore si assumerebbe la responsabilità di esaminare le richieste di asilo con l’obiettivo di alleviare lo Stato membro che si trova in una situazione di crisi; contributi finanziari o misure alternative di solidarietà.
L'accordo sul testo del regolamento sulla gestione delle crisi, a quanto si è appreso, è stato trovato dopo che proprio la Germania ha accettato di tornare al testo formulato a luglio, che non conteneva alcun riferimento alle operazioni condotte dalle ong.
Contro l'intesa si sono espresse Polonia e Ungheria, mentre Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia si sono astenute.
Negli ambienti diplomatici visibile soddisfazione per il raggiungimento dell'intesa che ha consentito di definire la posizione negoziale del Consiglio in vista delle trattative che si apriranno con il Parlamento europeo, con l'obiettivo di avere un accordo sul pacchetto prima di fine legislatura.
Davide Fifaco