Ha convinto più Emmanuel Macron della sfidante dell'estrema destra Marine Le Pen nell'unico confronto andato in onda in tv, a pochi giorni dal ballottaggio delle presidenziali francesi. Secondo un primo sondaggio pubblicato dopo il dibattito, è stato il presidente uscente a vincere con largo distacco. È stato giudicato il più convincente dal 59% degli intervistati, la sfidante dal 39%. Il 2% non si è pronunciato. Un Emmanuel Macron più disinvolto, con un approccio presidenziale ma senza apparire arrogante, ha gestito bene il duello contro la sua avversaria, apparsa tesa in più di una occasione. Se eletta Marine Le Pen ha detto che sarà la presidente della rinascita democratica, della sicurezza, dell'istruzione, della sanità ovunque e per tutti, della pace civile. Macron dal canto suo ha parlato dell'attraversamento di un periodo molto difficile, di crisi senza precedenti, una pandemia, con la guerra tornata sul suolo europeo; un periodo in cui la paura e le preoccupazioni sono presenti. Ha detto di aver cercato in questo periodo di prendere delle buone decisioni e di voler continuare a farlo per rendere la Francia più indipendente e più forte. Scintille tra i due quando il dibattito ha riguardato il tema della guerra in Ucraina e del ruolo della Francia. Macron ribadendo il pieno sostegno a Kiev ha accusato Marine Le Pen di essere "dipendente dal potere russo" per essersi presentata candidata grazie al prestito di una banca russa. All'attacco la rivale ha risposto di essere stata costretta ad andare a fare un prestito all'estero perché nessuna banca francese aveva accettato di concederglielo. Scontro anche sull'Unione Europea, su temi legati all'ecologia, all'energia e sulle ricette economiche dei due sfidanti.
Delio Dessardo