La sparatoria avvenuta ieri pomeriggio all’Università Carlo di Praga, secondo il ministro degli Interni ceco, Vit Rakušan, non sarebbe legata al terrorismo. L'aggressore, uno studente di 24 anni della stessa Università, è stato trovato morto. L'ultima volta è stato visto sul tetto della facoltà. In precedenza, ha ucciso anche il padre e sui social aveva annunciato di avere intenzione di fare una sparatoria per poi suicidarsi. Il motivo del gesto non è ancora chiaro, secondo le forze dell'ordine il giovane potrebbe aver preso esempio di attacchi simili avvenuti all'estero. La polizia sta indagando anche se il 24enne potesse essere responsabile dell'omicidio di altre due persone, un uomo e sua figlia, avvenuto la scorsa settimana in un bosco nei pressi di Praga.
"Abbiamo sempre pensato che una cosa del genere non potesse succedere a noi. Ciò però dimostra che anche il nostro mondo purtroppo sta cambiando", il commento del sindaco di Praga, Bohuslav Svoboda, che ha definito l'incidente una tragedia.
Stando alle attuali informazioni del Ministero degli Esteri di Lubiana, tra le vittime non ci sarebbero cittadini sloveni. Il Ministero e la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, hanno espresso cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime e ai cittadini della Repubblica Ceca: "Siamo inorriditi dalla sparatoria a Praga e rattristati dalla perdita di così tante persone innocenti. Il Natale dovrebbe essere un momento di pace, non di profonda tristezza", ha scritto Pirc Musar su X.
Messaggi di cordoglio arrivano anche da altri paesi del mondo, tra i primi quello della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: "Sono sconvolta dalla violenza insensata della sparatoria. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo ceco. Vi siamo vicini e piangiamo con voi".
"Non dovrebbe esserci spazio per tale violenza nelle nostre società", ha detto invece il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.
La premier italiana, Giorgia Meloni, ha inviato un messaggio all'omologo ceco, Petr Fiala, ed ha espresso "cordoglio alle famiglie delle vittime e la vicinanza ai feriti e a tutta la popolazione della Repubblica Ceca". Meloni ha condannato "ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, evidenziando che l'Europa ha il dovere di reagire e rafforzare ogni strumento utile a garantire la massima sicurezza dei cittadini".
Su X il presidente francese, Emmanuel Macron, ha espresso "solidarietà alle vittime, ai feriti e ai loro cari, nonché alla popolazione e alle autorità ceche".
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