A causa del crescente numero dei passaggi illegali dei confini da parte di migranti irregolari provenienti dalla Slovenia, l'Italia rinforza i controlli lungo la fascia confinaria del Friuli-Venezia Giulia. A deciderlo è stata la conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza del FVG. Al riguardo, il tavolo regionale ha stabilito, in linea a quanto prevede la direttiva del Ministero dell'Interno italiano del 28 novembre, d'intensificare l'attività di vigilanza anche allo scopo di attuare efficacemente le riammissioni in base agli accordi stipulati con la Slovenia e l'Austria, rispettivamente il 24 ottobre 1996 e il 7 ottobre 1997.
Nel corso dell'incontro è stata discussa la situazione di sicurezza generale nella Regione con particolare attenzione alle migrazioni sulla cosiddetta "rotta balcanica". Secondo le autorità di confine italiane, il numero dei passaggi illegali del confine tra italo-sloveno è aumentato del 57% rispetto all'anno scorso. Nella sola zona di Trieste, secondo il prefetto Annunziato Vardè, il numero delle migrazioni clandestine è aumentato del 70 per cento. L'impegno delle Forze di polizia sul piano della prevenzione e del controllo - è stato rilevato - è massimo, ma è necessario mantenere alta la vigilanza e sviluppare ulteriormente le strategie d'intervento, "in particolare sul fronte del rigoroso contrasto all'odioso fenomeno dei passeur".
In accordo con la polizia slovena, i controlli saranno effettuati da pattuglie miste. (a,c,)
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