Il giudice belga che ha assunto il caso del presunto scandalo di corruzione al Parlamento europeo legato al Qatar ha convalidato l'arresto di quattro dei sei detenuti per i reati di partecipazione a un'organizzazione a delinquere, riciclaggio di denaro e corruzione. Lo rende noto la Procura federale del Belgio. Tra gli arresti convalidati c'è anche quello della vicepresidente del Parlamento europeo, la socialista greca Eva Kaili; nel suo alloggio a Bruxelles sarebbero stati trovati sacchi di banconote. Intanto, la presidente Roberta Metsola ha sospeso con effetto immediato tutti i poteri, compiti e le deleghe di Eva Kaili nella sua qualità di vicepresidente del Parlamento europeo. Fermi convalidati anche per l'assistente parlamentare, nonche' compagno di Kaili, Francesco Giorgi, per l'ex eurodeputato Antonio Panzeri e per Niccolò-Figa Talamanca dirigente dell'Ong No peace Without Justice. Rilasciati sotto condizioni il segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, Luca Visentini e il padre di Kaili. "È un danno di reputazione molto serio. Il Parlamento europeo è sempre stato la punta di diamante dal punto di vista dei diritti, magari non ha avuto poteri sufficienti ma sui principi è sempre stato un punto di riferimento" - ha commentato il Commissario europeo Paolo Gentiloni - e aggiunto - "potrebbe trattarsi di una delle più drammatiche storie di corruzione di questi anni".
Sul caso è intervenuto ufficialmente il Qatar. Il Paese del Golfo dove in questo momento si sta disputando il Mondiale di calcio, respinge categoricamente qualsiasi tentativo di associarlo ad accuse di cattiva condotta. "Ogni associazione del genere è infondata e gravemente disinformata" - si legge in un comunicato ufficiale diramato dal ministero degli Esteri di Doha. Il Paese aggiunge la nota - "opera con canali istituzionali e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti internazionali".
Corrado Cimador