Foto: Reuters
Foto: Reuters

La nomina di Raffaelle Fitto come vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme è apparsa sin da subito politicamente divisiva e tra le candidature più a rischio. La controversia ruota soprattutto attorno al suo ruolo nel governo di Giorgia Meloni e sulle accuse che ha affrontato in merito alla gestione centralizzata dei fondi europei in Italia. La sua nomina da parte della presidente della Commissione Ursula von der Leyen è osteggiata in particolare dai socialisti e democratici e dai Verdi, che criticano l'assegnazione di un ruolo così rilevante a un esponente dei conservatori europei legato a Fratelli d'Italia, un partito considerato di estrema destra. Molti sostengono inoltre che una posizione così importante dovrebbe spettare a un esponente che ha sostenuto la presidente per un secondo mandato. Un ulteriore elemento di contesa è il legame della questione Fitto con la candidatura della socialista spagnola Teresa Ribera, la cui conferma potrebbe essere messa a rischio da una reazione a catena di veti incrociati tra i gruppi politici. I socialisti temono che un attacco troppo diretto a Fitto possa compromettere la posizione di Ribera, vista la tendenza recente a sfruttare queste audizioni in quello che i commentatori definiscono uno "scambio di ostaggi" politico. Nel suo discorso di apertura, Fitto ha sottolineato il suo impegno e la visione per il futuro della politica di coesione dell'Unione europea, esprimendo il proprio entusiasmo nel voler contribuire a un'Europa più unita, forte e vicina ai cittadini. Sul piano tecnico, Fitto ha difeso il suo programma incentrato su una gestione dei fondi di coesione dell'UE condizionata all'attuazione di riforme strutturali. Questi, secondo il candidato italiano, devono inoltre venir gestiti con trasparenza e flessibilità. In conclusione, Fitto ha espresso il desiderio di mantenere un dialogo aperto e costruttivo tra gli Stati membri e i loro rappresentanti, ricordando che, nonostante le differenze politiche, l'unità e la diversità sono la forza dell'Unione Europea.

M.N.