E' scongiurato il rischio paralisi nei trasporti fra Italia e Francia, Si va verso una riapertura dell'autostrada francese A43 per il traforo del Fréjus entro una settimana, su due corsie invece che su quattro, ma non potrà invece essere ristabilito, per il momento, il collegamento ferroviario.
Una notizia che era nell'aria fin da quando in mattinata Roma aveva chiesto a Parigi di rinviare i lavori lungo il tunnel del Monte Bianco, che collega la Valle d'Aosta all'Alta Savoia, in programma lunedì 4 settembre. L'eventuale avvio dei lavori, che sarebbero durati fino al 18 dicembre, avrebbe comportato la chiusura del traforo con il conseguente impatto sulla circolazione transfrontaliera. La richiesta del titolare della Farnesina, Antonio Tajani, era che i lavori prendessero inizio con la piena agibilità della viabilità verso il Frejus, dove domenica scorsa è caduta una frana da 10.000 metri cubi che ha bloccato l'accesso dei mezzi pesanti che, deviati appunto verso il traforo del Monte Bianco, lo hanno congestionato.
E' scongiurato quindi il rischio paralisi nei trasporti fra Italia e Francia, che aveva creato apprensione in molti settori dell'economia nazionale. Intanto la ministra degli esteri francese, Catherine Colonna e Tajani, che si sono incontrati a margine del vertice dei 27 ministri dell'Unione europea a Toledo, hanno deciso di convocare già nei prossimi giorni la Conferenza intergovernativa con cui Italia e Francia gestiscono, fra gli altri, le decisioni sui tunnel che collegano i due paesi. Da registrare infine una dichiarazione del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha espresso la necessità di accelerare sulla costruzione dell'alta velocità lungo la linea Torino-Lione.
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