In diversi paesi dell'Unione Europea si rafforzano gli appelli a fissare un tetto massimo ai prezzi del gas, ormai alle stelle. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha invitato a "sganciare il prezzo dell'elettricità da quello del gas" per abbassarlo, e ha detto che questo argomento è sul tavolo della prossima riunione di emergenza dell'UE sull'energia. Il prezzo dell'elettricità deve scendere e non possiamo permettere che Putin decida tutti i giorni per gli europei, ha dichiarato ancora il cancelliere. Dobbiamo fermare questa follia che sta attualmente imperversando sui mercati energetici, ha aggiunto, specificando che questo è possibile soltanto nell'ambito di un quadro europeo. In Belgio, la ministra per l'energia Tinne Van der Straeten, ha dichiarato che è urgente congelare i prezzi del gas, definendo artificioso il collegamento tra prezzi dell'energia elettrica e del gas; e' necessaria una riforma, rileva, avvertendo che se non faremo niente dul fronte energetico i prossimi 5-10 anni saranno terribili. La scorsa settimana, lo ricordiamo il prezzo del gas ha battuto ogni record, arrivando a 341 euro a megawattora. L'Europa sembra però procedere ancora in ordine sparso. Il ministro dell'Energia tedesco, Robert Habeck, ha dichiarato a Der Spiegel che gli impianti di stoccaggio del gas della Germania si stanno riempiendo più velocemente del previsto nonostante l'incertezza sulle forniture attraverso un gasdotto-chiave dalla Russia, il nord Stream 1. Com’è noto, la compagnia Gazprom ha recentemente annunciato lo stop alle consegne per tre giorni, dal 31 agosto al 2 settembre, ufficialmente per manutenzione. La Germania sta stringendo i tempi per saturare lo stoccaggio di gas in tempo per l'inverno. La coalizione di governo a Berlino ha imposto che le strutture siano piene all'85% entro ottobre e al 95% entro novembre.
Delio Dessardo