Il tema è stato affrontato anche dal Comitato parlamentare sloveno per le infrastrutture che in linea di massima sostiene la direttiva europea. La Slovenia, ha dichiarato il segretario di stato al Ministero dell'ambiente Simon Zajc, è favorevole all'applicazione della normativa che stabilisce una gerarchia nella gestione dei rifiuti, annunciando che il prossimo anno il Governo stanzierà più mezzi per la ricerca di soluzioni innovative e alternative alla plastica. La Slovenia, ancora Zajc, sostiene inoltre un altro importante obiettivo della Commissione europea: la raccolta e il riciclo di almeno il 90 percento delle bottiglie di plastica monouso entro il 2025.
E in questi giorni il comune di Ancarano ha indirizzato una missiva al Ministero dell'ambiente in cui si propone di diventare città pilota a livello sloveno con il divieto assoluto dell'utilizzo dei sacchetti di plastica. E' un'iniziativa che nasce dal basso, dalla cittadinanza, sostenuta dai responsabili del Parco regionale di Punta Grossa e dalla stessa municipalita' che punta molto sulla tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile. Va trovato un compomesso, dicono da Ancarano, tra gli interessi locali e quelli dello stato che per il complesso di Punta Grossa ha altri e più ambiziosi progetti. (ld)