Il Consiglio dell'Unione Europea ha nominato un nuovo rappresentante speciale per il dialogo tra Serbia e Kosovo, il cui compito sarà facilitare la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi. Il diplomatico danese, Peter Sørensen, avrà un mandato di 13 mesi, a partire da sabato, 1° febbraio, con particolare attenzione all'attuazione degli accordi di normalizzazione sottoscritti nel 2023, tra i due Paesi. A differenza del suo predecessore, Miroslav Lajčak, non avrà responsabilità su altre questioni legate ai Balcani occidentali. Sørensen vanta una solida esperienza diplomatica, avendo ricoperto ruoli significativi, tra cui la direzione della delegazione dell'UE in Macedonia del Nord e in Bosnia ed Erzegovina. Fino al 2018, ha rappresentato l'UE presso le Nazioni Unite a Ginevra, occupandosi anche del Consiglio ONU per i diritti umani. La ministra degli Esteri slovena, Tanja Fajon, ha lodato la nomina di Sørensen, sottolineando l'importanza del dialogo tra Belgrado e Priština per l'Unione Europea. Sørensen subentra a Miroslav Lajčak, il cui mandato è stato esteso fino al 31 gennaio 2025. Lajčak era stato nominato nel 2020, ma la sua missione è stata prolungata a causa della necessità di scegliere un successore. L'ex presidente sloveno Borut Pahor aveva inizialmente espresso interesse per la posizione di inviato speciale, ma ha deciso di non candidarsi, citando divergenze tra le sue opinioni personali sull'allargmanto e la politica ufficiale dell'UE. La nomina di Sørensen dimostra l'impegno continuo dell'UE per il dialogo tra Serbia e Kosovo.
Corrado Cimador