"Il patto sulla migrazione e l'asilo garantirà una risposta efficace a questa sfida europea". Lo ha affermato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, commentando "lo storico accordo" sul patto sulle migrazioni e l'asilo. Le cinque leggi dell'Unione toccano infatti tutte le fasi della gestione dell'asilo e della migrazione, iniziando dallo screening dei migranti irregolari, per poi passare al loro arrivo nell'Ue, al rilevamento dei dati biometrici, alle procedure per presentare e gestire le domande di asilo. L'accordo inoltre definisce le norme per determinare quale stato membro è responsabile della gestione di una domanda di asilo, determina i dettagli riguardo la cooperazione e solidarietà tra Stati membri e su come gestire le situazioni di crisi, compresi i casi di strumentalizzazione dei migranti. Secondo von der Leyen, "ciò significa che saranno gli europei a decidere chi verrà nell'Ue e chi potrà restarvi, non i trafficanti. Significa proteggere chi ha bisogno", ha aggiunto. Secondo le sue parole, il patto "garantirà inoltre che gli Stati membri condivideranno gli sforzi in modo responsabile, mostrando solidarietà a coloro che proteggono le frontiere esterne dell'Ue, prevenendo al contempo la migrazione illegale". L'accordo sulla migrazione e l'asilo fornirà a Bruxelles gli strumenti per reagire rapidamente in situazioni di crisi.
Intanto però, il governo di Budapest "rifiuta con forza" l'accordo raggiunto dall'Unione europea sui migranti e il diritto d'asilo. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, contestando il contributo obbligatorio per tutti gli stati al meccanismo di solidarietà. "Respingiamo con forza questo patto sui migranti", ha detto il ministro . "Non lasceremo entrare nessuno contro la nostra volontà".
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