Il numero degli oppositori alle politiche di Ursula von der Leyen è cresciuto, e non solo tra i deputati dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Particolarmente agguerrite appaiono soprattutto le destre, inclusi i sovranisti di Patrioti per l'Europa e l'Europa delle Nazioni Sovrane, così come altri partiti italiani come Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle, Lega e Fratelli d'Italia della Premier Meloni del Gruppo ECR. Lo ha ricordato sommessamente, alla vigilia del voto di Strasburgo, non un gruppo di "sovranisti" ma la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in merito alla trasparenza sui contratti dei vaccini anti-Covid, con una decisione pressoché ignorata dalla stampa. Già il mese di dicembre 2024 è segnato in rosso nell'agenda di von der Leyen. L'elezione di Donald Trump potrebbe infatti sconvolgere i piani. Trump è pronto a smontare il "Green Deal" su cui punta l'UE.
L'Unione Europea, indipendentemente dal voto espresso, è recentemente segnata da varie crisi: quella francese, la stasi tedesca, il revanscismo polacco, i ruggiti baltici, mentre l'unica area che tiene politicamente è quella del Mediterraneo. Alla consueta maggioranza storica di popolari, socialisti e liberali raggruppati attorno a von der Leyen, si sono aggiunti i Verdi, che però in altre aree del Mediterraneo, come in Italia, sono meno presenti.
Von der Leyen è stata pesantemente criticata subito dopo la rielezione per la sua politica di riconversione industriale, già fallita prima di essere realizzata. Queste politiche, volute dalla Germania, dalle sue industrie automobilistiche in difficoltà e da alcuni gruppi finanziari, sono state messe a dura prova dalla superiorità cinese e giapponese nel settore tecnologico, dal monopolio russo-cinese delle materie prime necessarie e dalla rottura delle catene di approvvigionamento energetico dovute alla guerra russo-ucraina. Senza contare il programma di reindustrializzazione degli USA, avviato da Biden e che procederà ancora più rapidamente con Trump. L'Europa sarà sfiancata dal conflitto ucraino, in una situazione di declino industriale, crisi energetica indotta dalla riconversione green fallita e con enormi problemi di stabilità politica.
Corrado Cimador