Foto: Reuters
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L'onda nera travolge pure l'Austria: alle elezioni politiche l'estrema destra del FPÖ mette a segno un risultato senza precedenti con il 29,2% delle preferenze, oltre alle attese delle proiezioni, e il 13% in più rispetto alle ultime elezioni. "Gli austriaci si sono espressi chiaramente a favore del cambiamento", hanno commentato i vertici del partito guidato da Herbert Kickl.
Flop invece per il cancelliere Karl Nehammer. Il suo partito OVP si ferma a poco più del 26%, circa meno 11 punti rispetto al voto di cinque anni fa. Il partito socialista SPO si attesta al 21%, non sfrutta quindi il clima di grande polarizzazione elettorale. E il segretario generale del partito, Klaus Seltenheim, ha lanciato l'allarme rispetto al boom di estrema destra: "È un giorno nero per la democrazia", ha detto. Secondo le sue parole, per ripristinare la fiducia nelle istituzioni democratiche sarà necessario riconnettersi con gli elettori.
Al via, intanto, domani le consultazioni per un nuovo esecutivo, nessuno però vuole governare insieme all'FPÖ: Christian Stocker, segretario generale dell'OVP, chiude infatti la porta ad un'alleanza con gli estremisti di destra. Tra le ipotesi, comunque, anche una grande coalizione. Un'impresa, in ogni modo, molto difficile. Il parlamento rischia di essere fortemente frammentato, nessuna forza politica avrà la maggioranza assoluta. Inoltre, il presidente, Alexander Van der Bellen, si dice contrario ad affidare la guida del governo a Herbert Kickl. Le consultazioni, in ogni modo, potrebbero rivelare sviluppi inaspettati, i prossimi giorni, per l'Austria, saranno quindi cruciali.
Rispetto a vent'anni fa, quando il resto d'Europa assisteva con sconcerto all'ascesa di un partito di estrema destra nella maggioranza al potere a Vienna, lo scenario odierno è molto cambiato. Partiti associati alla destra radicale hanno registrato risultati di grande rilievo alle elezioni e i loro rappresentanti hanno ottenuto ruoli di spicco negli esecutivi di diversi Paesi Ue. Un eventuale governo a guida FPÖ sarebbe quindi la conferma di una tendenza ormai avviata in tutto il continente.