
Alla luce della situazione geopolitica sempre più tesa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato un piano per il riarmo dell'Europa, con il quale Bruxelles vuole mobilitare circa 800 miliardi di euro in investimenti per la difesa. Il piano comprende, tra le altre cose, una proposta per istituire un nuovo strumento finanziario dell'Ue, in base al quale saranno disponibili prestiti fino a 150 miliardi di euro per gli Stati membri con l'obiettivo di aumentare gli investimenti nella difesa. Secondo alcuni funzionari europei, la Commissione intende prendere in prestito denaro sul mercato dei capitali e poi prestare lei stessa i fondi agli Stati membri in base alla domanda o alle esigenze.
A tal fine, gli stati membri invieranno a Bruxelles dei piani in cui definiranno cosa intendono acquistare. Potranno beneficiare dei fondi in caso di acquisto di capacità di difesa, tra cui sistemi di difesa aerea e missilistica, droni, missili e artiglieria.
Von der Leyen ha sottolineato poi che il nuovo strumento finanziario consentirà appalti congiunti, che garantiranno quindi costi inferiori.
In una lettera ai capi di stato e di governo, la presidente della Commissione europea ha spiegato che per i prestiti nel nuovo strumento di difesa, gli stati membri potranno avvalersi anche della clausola di salvaguardia nazionale nel quadro delle norme Ue sulla finanza pubblica.
"Se gli Stati membri aumentassero la loro spesa per la difesa in media dell'1,5% del Pil, ciò potrebbe generare uno spazio fiscale di quasi 650 miliardi di euro in un periodo di quattro anni", ha spiegato von der Leyen.
Secondo il piano di riarmo dell'Europa, gli Stati membri potranno anche aumentare gli investimenti nella difesa, dirottando i fondi europei nel quadro dei programmi della politica di coesione. Una parte del piano mira anche a mobilitare capitali privati attraverso la Banca europea per gli investimenti.