Ursula von der Leyen ha spiegato che il pacchetto di sostegno comprende "finanziamenti a tranche regolari per favorire la ripresa a breve termine e rafforzare le istituzioni" in Ucraina, "preparando il terreno per una ricostruzione che proceda sulla strada dell'Ue". Secondo le sue parole, i fondi saranno erogati "attraverso prestiti altamente agevolati, da rimborsare in un periodo massimo di 35 anni, a partire dal 2033. L'Ue propone anche di coprire i costi dei tassi di interesse dell'Ucraina, attraverso ulteriori pagamenti mirati da parte degli Stati membri al bilancio dell'Ue".
Intanto Budapest si è detta pronta a aiutare Kiev, è però contraria a qualsiasi forma di debito comune europeo con prestiti congiunti. Lo ha affermato il ministro delle Finanze ungherese.
Al contempo il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha ordinato il ritiro delle truppe di Mosca da Kherson. La decisione è stata presa dopo che il ministro ha ricevuto un rapporto del comandante delle forze russe in Ucraina, nel quale si precisa che dalla regione sono stati evacuati 115.000 civili. Il comandante inoltre accusa gli ucraini di aver bombardato scuole, ospedali e gli stessi civili evacuati al di là del fiume Dnipro. Le truppe russe saranno rischierate proprio sulla riva sinistra del corso d'acqua, per organizzare una nuova linea difensiva. Sulla riva destra, infatti, i russi rischiavano un isolamento totale e anche i civili rimasti erano a rischio per le incursioni ucraine.
Già prima il consigliere dell'amministrazione regionale in esilio aveva spiegato che l'esercito russo ha iniziato effettivamente "a far crollare l'intera linea del fronte in direzione di Kherson" dando il via ad "una ritirata di massa". Gli occupanti sono già scomparsi da un certo numero di località. Per rallentare l'assalto delle forze armate ucraine, le unità russe stanno però facendo saltare in aria i ponti nella regione.
E. P.