"Una giornata di festa, l'inizio di una nuova e positiva fase per la Croazia e per l'Europa intera" ha affermato l'esponente di Bruxelles al termine dell'incontro trilaterale congratulandosi con Zagabria entrata a far parte della comunità di 347 milioni di cittadini che usano l'euro e che ha abbattuto i confini terrestri e marittimi con i vicini: Slovenia, Ungheria e Italia.
"Se ci sono momenti che possono essere definiti storici, la giornata odierna è sicuramente uno di questi" ha detto Plenković ricordando la realizzazione dei principali obiettivi strategici del paese. "Una giornata importante per i cittadini croati, ma anche per quelli sloveni" ha ricordato la presidente Nataša Pirc Musar che ha rilevato l'importanza dell'allargamento dell'UE.
"Questa mia prima visita in veste di capo dello stato vuole essere un attestato di stima nei confronti dell'UE, della vicina Croazia, dell'integrazione e collaborazione europea" ha dichiarato tra le altre cose la Pirc Musar ricordando che dopo 31 anni Obrežje e Bregana si ricongiungono mentre sloveni e croati tornano a condividere una moneta unica. Pure Plenković ha ricordato che l'allargamento dell'UE rappresenta una priorità per Zagabria e ha salutato lo status di candidato all'adesione ottenuto dalla Bosnia Erzegovina. Egli ha inoltre sottolineato che la Croazia indirizzerà ora tutte le capacità nella tutela del confine esterno dell' Europa e dunque alla frontiera con Serbia, Bosnia Erzegovina e Montenegro ma senza utilizzare filo spinato o altre barriere fisiche. Da evidenziare che dopo l'incontro a tre ci sono stati pure colloqui di carattere bilaterale tra la von der Leyen e la presidente slovena mentre il premier Plenković e la commissaria europea hanno fatto una passeggiata nel centro di Zagabria con sosta per un caffè, pagato dal premier croato -naturalmente- in euro.
(lpa)