Nonostante i leader Ue non siano riusciti a raggiungere un accordo su un pacchetto di aiuti del valore di 50 miliardi di euro per l'Ucraina, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si dice ottimista: i 27 riusciranno a trovare una soluzione, ha detto. Una nuova riunione a riguardo è prevista per fine gennaio o inizio febbraio, ha spiegato Michel.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che Bruxelles sta cercando dei modi in cui garantire gli aiuti finanziari a Kiev, dopo il blocco da parte dell'Ungheria: "Penso che sia necessario lavorare ad alternative nel caso l'unanimità non sia possibile sulla revisione del bilancio europeo", ha detto.
Rispondendo a una domanda se è possibile immaginare che entro il prossimo vertice Ue Budapest possa essere in grado di fare le riforme necessarie a sbloccare il dossier del PNRR, von der Leyen ha risposto che "tutti gli Stati membri sanno quali sono le regole e come funziona il processo. Se ci sono passi avanti", ha spiegato, "arrivano i pagamenti. Per quanto riguarda l'Ungheria", ha detto ancora la presidente della Commissione europea, "abbiamo il meccanismo di condizionalità e i fondi di coesione. In quest'ultimo caso ci sono stati passi avanti e i finanziamenti sono stati sbloccati".
Sulla situazione in Medio Oriente invece, Michel ha affermato che "tra i membri del Consiglio europeo ci sono diverse sensibilità sulla pausa umanitaria o il cessate il fuoco. Ma questo tema non deve nascondere l'essenziale", ha aggiunto, "che è la determinazione comune e condivisa di essere mobilitati sul piano umanitario" e "del processo politico per arrivare alla soluzione dei due Stati".
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