Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha definitivamente approvato la revisione del Patto di stabilità e crescita, con votazioni favorevoli per i nuovi bracci preventivo e correttivo, nonché per la modifica dei requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri. I testi saranno sottoposti agli ambasciatori degli Stati membri per l'approvazione e successivamente ratificati al Consiglio Agrifish, mentre il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, ha accolto l'approvazione del Patto di Stabilità come un momento cruciale per l'economia, preannunciando il via libera definitivo da parte del Consiglio dei ministri. Ha riconosciuto che, sebbene derivi da un compromesso, la riforma rappresenta un miglioramento rispetto alle regole precedenti, pur non essendo perfetta e non risolvendo completamente la complessità. Gentiloni ha individuato quattro motivi principali per considerare il nuovo Patto un passo avanti: il rafforzamento degli incentivi agli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale, la definizione di un percorso credibile per la riduzione del debito, la tutela della sovranità fiscale degli Stati membri entro un quadro comune europeo, e un maggiore focus sugli aspetti sociali e ambientali. Infine, ha sottolineato che l'UE è pronta a iniziare un nuovo capitolo nella sua governance economica, affrontando le sfide presenti e future con rinnovata fiducia dopo quattro anni di eccezionale turbolenza economica.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha descritto gli ultimi cinque anni come un periodo di sfide superate, sottolineando la resilienza dell'Unione Europea durante la crisi sanitaria da Covid-19 e la guerra in Ucraina, grazie all'attuazione di politiche efficaci come Sure, NextGenerationEU e RePowerEU. Nonostante le previsioni di una grave crisi economica, l'Europa ha registrato un notevole successo con la creazione di posti di lavoro, il tasso di disoccupazione ai minimi storici e l'inflazione prossima all'obiettivo del 2%. Tuttavia, durante il suo intervento a Strasburgo, von der Leyen ha criticato l'assenza del presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, definendola una mancanza di rispetto verso l'istituzione parlamentare.
Corrado Cimador