
"Siamo di fronte ad una crisi della sicurezza europea. Ma sappiamo che è nelle crisi che l'Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza. È il momento di una difesa comune. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio. E altre scelte difficili ci attendono. Il tempo delle illusioni è finito". Queste le parole pronunciate in Plenaria sul piano ReArm Europe da parte della presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen.
"Dopo la fine della Guerra Fredda - aggiunge von der Leyen - alcuni credevano che la Russia potesse essere integrata nell'architettura economica e di sicurezza dell'Europa. Altri speravano di poter contare a tempo indeterminato sulla piena protezione dell'America. E così, abbiamo abbassato la guardia. Abbiamo ridotto la spesa per la difesa da una media di oltre il 3% a meno della metà".
La presidente della Commissione Europea ha ribadito che con il piano ReArm Europe si potranno mobilitare fino ad 800 miliardi di euro. "Non abbiamo bisogno solo della pace tra noi, ma di costruire una difesa comune. Non si tratta di minacciare o conquistare, ma di scoraggiare qualsiasi attacco dall'esterno, mosso dall'odio contro un'Europa unita. Questo è il compito della nostra generazione", ha sottolineato von der Leyen.
Tornando alla questione russa, aggiunge: "Vladimir Putin ha dimostrato più e più volte di essere un vicino ostile. Non ci si può fidare di lui, può solo essere scoraggiato. E sappiamo che il complesso militare russo sta superando il nostro. Se consideriamo la spesa militare in termini reali, il Cremlino sta spendendo più di tutta l'Europa messa insieme".
"Vorremmo tutti - continua - vivere in tempi più pacifici. Ma sono convinta che, se scateniamo il nostro potere industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di farci del male".
Prima della plenaria il Movimento cinque stelle ha protestato contro il progetto di riarmo europeo; 50 tra deputati e senatori pentastellati, insieme al loro leader Giuseppe Conte, si sono riuniti davanti alla sede del Parlamento sventolando uno striscione con la scritta: "Basta soldi per le armi." L'ex premier negli ultimi giorni ha mobilitato l'opinione pubblica sui social per contrastare il ReArm Eu, da lui definito "un piano assolutamente sbagliato, privo di qualsiasi razionalità politica ma anche militare".
Davide Fifaco