"Se non si farà, potrebbe farsi in seguito", ha dichiarato Donald Trump, senza toni drammatici. Il presidente Usa è molto contrariato dal rapido cambiamento di toni da parte della Corea del Nord che da una settimana ha congelato il dialogo con Seul e accusato gli Stati Uniti di malafede per aver chiesto un disarmo unilaterale senza alcuna concessione fino a che non sia attuato.
Trump ha inoltre fatto notare che il leader nordcoreano ha cambiato atteggiamento subito dopo aver avuto un colloquio a sorpresa con il presidente cinese, Xi Jinping.
Nonostante tutto, il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, spera ancora che l'incontro si faccia. A Washington ha incontrato anche il Segretario di Stato, Mike Pompeo, ed il Consigliere per la Sicurezza nazionale, John Bolton, affermando che il popolo sudcoreano si aspetta molto da loro.
Intanto ieri sono giunti in Corea del Nord numerosi giornalisti stranieri per assistere allo smantellamento del sito per test nucleari, che dovrebbe svolgersi tra oggi e venerdì. Kim sembra quindi pronto a mantenere la sua promessa. Emergono però alcuni dubbi: il sito stesso potrebbe essere stato compromesso dagli effetti collaterali dell'ultimo test e il suo smantellamento impedirebbe quindi di raccogliere elementi utili per valutare gli effettivi progressi del programma nucleare nordcoreano. Sospetto inoltre il fatto che ad assistere all'operazione di smantellamento sono stati ammessi soltanto giornalisti, ma non esperti internazionali del settore nucleare.