113 milioni i cittadini russi chiamati alle urne in questi 3 giorni, che potranno esprimere il proprio voto entro domenica, 17 marzo. Le elezioni presidenziali si tengono anche sulla penisola di Crimea, annessa illegalmente dalla Russia 10 anni fa, e in alcune parti delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhya, occupate dalle forze di Mosca e annesse alla Russia nel 2022.
Il presidente uscente, Vladimir Putin, ha invitato i cittadini a mostrare il proprio "patriottismo" andando a votare. Scarse le alternative alla candidatura di Putin, alla guida della Russia come premier o presidente ormai dal 1999. Tre i controcandidati, tutti sono fedeli al suo regime, che comunque non hanno alcuna possibilità di vincere. Si tratta di Nikolay Kharitonov del Partito Comunista, Leonid Slutsky del Partito Liberaldemocratico e Vladislav Davankov del partito Nuova Gente. Lo sfidante principale era il politico d'opposizione Boris Nadezhdin, ma all'inizio di febbraio la commissione elettorale ha rigettato la sua candidatura a causa delle firme di sostegno non valide.
Secondo gli ultimi sondaggi, con un'affluenza alle urne del 71%, l'82% degli elettori potrebbe votare per Putin. L'agenzia di stampa russa Tass ritiene che i restanti candidati potrebbero ottenere circa il 6% dei voti.
Numerosi rappresentanti dell'opposizione russa hanno fatto appello a manifestazioni di protesta contro Putin domenica a mezzogiorno. L'obiettivo dell'iniziativa denominata "Mezzogiorno contro Putin" è quello di mostrare la resistenza popolare al suo lungo governo. Lo riporta il portale Politico di Bruxelles. Anche il defunto leader dell'opposizione, Alexei Navalny, prima di morire, ha chiesto ai cittadini di votare qualsiasi altro candidato. La vedova di Navaly, Yulia, ha proposto ai cittadini di andare a votare tutti domenica alle ore 12, ma contro Putin, creando lunghe file davanti ai seggi troppo oberati. E in risposta alle proteste annunciate per domenica, Mosca ha in programma una serie di celebrazioni ed eventi.