Il rapporto annuale dell'Istituto di ricerca di Stoccolma per la pace internazionale (Sipri) evidenzia che le potenze nucleari stanno sviluppando sempre più i loro arsenali atomici, man mano che la situazione geopolitica peggiora. Gli stati, aggiunge il rapporto, fanno sempre più affidamento proprio sulla deterrenza nucleare. Secondo il Sipri, nel 2023, i nove Paesi dotati di armi atomiche hanno continuato a modernizzare i loro arsenali. Diversi di loro hanno dispiegato nuovi sistemi d'arma nucleare o con capacità nucleare. All'inizio dell'anno nel mondo si contavano circa 12.100 testate atomiche, di cui quasi 9.600 in allerta. Oltre 3.900 di queste sono state schierate su missili o aerei: un aumento del 60% rispetto alle stime del gennaio precedente.
E di fronte alla crescente minaccia da parte di Mosca e Pechino, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha annunciato che l'Alleanza Atlantica è in trattative per schierare più armi nucleari. Stoltenberg, in un'intervista al Telegraph, ha rivelato che ci sono state consultazioni dal vivo tra i membri Nato sul ritiro dei missili dai depositi e sulla loro messa in stand-by. "L'obiettivo della Nato è un mondo senza armi atomiche ma finché esisteranno tali armi rimarremo un'alleanza nucleare", ha spiegato, "perché un mondo in cui Russia, Cina e Corea del Nord possiedono armi atomiche e la Nato no, è un mondo meno sicuro".
Suggerimenti
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca