In un dibattito sugli effetti collaterali dei social media sugli adolescenti, nato in seguito al saggio del chirurgo generale e capo della salute pubblica USA Vivek Murthy, ha chiesto che le piattaforme di social media includano etichette di avvertimento, riflettendo le crescenti preoccupazioni riguardo ai potenziali effetti negativi sui teenager e i preadolescenti.
Nel testo Murthy ha evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza e cautela riguardo all'uso dei social network come Facebook, TikTok, Instagram e Snapchat. L'idea di un'etichetta di avvertimento, simile a quelle presenti su sigarette o alcol, rappresenta un passo significativo nell'ambito della sanità pubblica.
Nel saggio Murthy non ha usato mezzi termini riguardo alla sua opinione sull'ampia ricerca che mostra i potenziali pericoli per la salute mentale affrontati dagli adolescenti che trascorrono molto tempo sui social media. "Questi danni non sono una mancanza di forza di volontà e di genitorialità; sono la conseguenza del rilascio di una tecnologia potente senza adeguate misure di sicurezza, trasparenza o responsabilità", ha scritto. Il medico avverte anche sugli effetti su un adulto rispetto a quelli che si hanno su un bambino.
Ci sono ovviamente anche i critici dell'accusa contro le piattaforme di social media, che indicano altri problemi sociali che potrebbero avere un'influenza maggiore sulla salute mentale degli adolescenti.
Comunque, qualsiasi tipo di avvertenza obbligatoria sulla salute mentale probabilmente innescherebbe un contenzioso da parte delle aziende di social media.
Davide Fifaco