Oggi sul tavolo anche i cambiamenti climatici. Sempre secondo funzionari europei, nel comunicato finale poco spazio sarà dedicato alle migrazioni ed ai rifugiati.
Il comunicato richiede ancora l'approvazione definitiva da parte dei paesi membri, ma gli Usa minacciano di chiamarsi fuori dalla dichiarazione se non verranno accettate le loro condizioni.
"O accettate il nostro linguaggio o noi non aderiremo alla dichiarazione" ha affermato il Consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, a margine del G20. Conferme sulla volontà degli Stati Uniti di adottare una linea dura sul comunicato finale del vertice sono giunte anche dalla Casa Bianca: "Siamo impegnati a lavorare per un consenso sul comunicato ma ci opporremo con forza a un linguaggio che pregiudichi le nostre posizioni e siamo pronti a tirarci fuori se necessario", ha spiegato un portavoce.
Le condizioni imposte da Bolton sarebbero tre: nel comunicato non dovranno esserci riferimenti al libero commercio se ad esso non verrà affiancato il termine di "commercio equo". Non verrà accettato nemmeno un passaggio sulla necessità di un rafforzamento delle istituzioni commerciali internazionali, cominciando dal WTO. Infine, nel documento non dovrà essere fatto nessun riferimento all'accordo sul clima di Parigi, da cui gli Usa si sono ritirati.
Secondo alcune fonti dell'amministrazione Trump, il presidente americano sarebbe in stretto contatto con Bolton e avrebbe chiesto di seguire direttamente e di essere aggiornato passo passo sugli sviluppi del negoziato, per evitare sorprese come avvenne al G7 canadese.