Foto: Reuters
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“Sono circa 120 milioni le persone in fuga da guerre, violenze e persecuzioni a livello mondiale, almeno 1 persona ogni 73. Hanno bisogno della nostra solidarietà più che mai” lo ha affermato l’Agenzia Onu per i rifugiati. L’ultimo rapporto evidenzia che è stata raggiunta una cifra record, in particolare dei 120 milioni di sfollati il 40% sono bambini, per questo è necessario puntare la luce su una questione che riguarda gli esseri umani costretti a lasciare i propri paesi, hanno aggiunto, “per trovare soluzioni affinché questi possano ricostruirsi un futuro in dignità e rimuovere gli ostacoli all’inclusione nella vita sociale, economica e politica”. L’Agenzia delle Nazioni Unite ha anche ribadito che viene sovrastimata “la portata reale dei flussi verso l’Italia e l’Europa”, dato che “il 75% dei rifugiati viene accolto nei Paesi a basso e medio reddito”. Una delle soluzioni da loro proposte sono i corridoi lavorativi, “percorsi sicuri e regolari che consentono ai rifugiati, in possesso di determinate abilità professionali, di entrare e soggiornare in un altro Paese per lavorare”.
In Slovenia la Giornata mondiale è stata celebrata martedì, ricordando che lo scorso anno nel Paese più di 16mila persone hanno presentato domanda di protezione internazionale, tra le quali più di 8mila, soprattutto donne e bambini, cercavano rifugio dopo essere fuggiti dalla guerra in Ucraina. Secondo l’Ufficio governativo per la cura e l’integrazione dei migranti nel 2023 la Slovenia ha mostrato solidarietà nei confronti delle persone in fuga dalle guerre e persecuzioni, fornendo loro l’accesso a varie forme di aiuto e sostegno, contribuendo in questo modo all’integrazione e l’inclusione nelle comunità locali.

B.Ž.