L'amministrazione Trump sconfessa il presidente sui cambiamenti climatici, sottolineando che non solo si tratta di un fenomeno reale, ma che potrebbero costare all'economia americana centinaia di miliardi di dollari, riducendola drasticamente, fino al 10%, entro il 2100, a meno che non si agisca.
Il cambiamento climatico ''sta trasformando dove e come viviamo e presenta sfide crescenti alla salute, alla qualità della vita e all'economia'', si legge nel rapporto che si pone in forte contrasto con i dubbi espressi dall'inquilino della Casa Bianca.
Nelle oltre mille pagine in cui si sostiene, in sintesi, che le conseguenze del cambiamento del clima stanno già colpendo gli Stati Uniti e il rischio di ulteriori catastrofi naturali stia aumentando, si parla di un'emergenza vera e concreta che interesserà, ad esempio, coloro che vivono nelle città situate sulla costa della Luisiana o dell'Alaska e che tra qualche anno potrebbero venir completamente sommerse a causa dell'innalzamento del livello del mare.
E mentre con l'ultimo rapporto sul clima si cerca di convincere i milioni di americani che ancora non credono nell'esistenza dei cambiamenti climatici o credono si tratti di fenomeni su cui l'uomo non ha alcuna influenza, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani lancia un appello affinché stati e governi prendano provvedimenti immediati per fermare o almeno rallentare il riscaldamento globale che minacciano i diritti e la vita di milioni di persone nel mondo.