Donald Trump e Kim Jong-un hanno firmato un documento storico che riguarda la denuclearizzazione della penisola coreana. Il faccia a faccia è durato 45 minuti, Trump si è detto molto soddisfatto per quella che si è rivelata una relazione formidabile mentre Kim ha indicato che non è stato per nulla facile arrivare all'incontro e che molti ostacoli sono stati superati per essere presenti.
Tutto il mondo plaude il vertice tra Kim Jong-un e Donald Trump. Il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, definisce "storico" il summit, capace di chiudere l'ultimo conflitto della Guerra Fredda e di scrivere una nuova storia di pace e cooperazione sulla penisola coreana.
La Cina ha espresso l'auspicio che le parti possano lavorare insieme per la denuclearizzazione. Il summit ha "un importante e positivo significato, e ha dato via a una nuova storia", ha commentato il ministro degli Esteri.
Russia e Giappone hanno salutato l'incontro tra i due leader e l'accordo sulla denuclearizzazione; Tokio però afferma che si tratta solo del primo passo.
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica si è resa disponibile per "effettuare controlli nella Corea del Nord, se questo verrà richiesto dai due Paesi in questione". Lo ha annunciato il direttore generale, Yukiya Amano. Secondo il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si tratta di un "passo importante" per la denuclearizzazione della penisola.
Anche il Presidente sloveno Borut Pahor si è espresso positivamente sullo storico vertice: ritiene che la visita e la relativa firma del documento, che dovrebbe portare alla denuclearizzazione della penisola, riaccendono la speranza per una soluzione pacifica delle controversie. Secondo Pahor i due leader hanno compreso il grande rischio per la pace a cui si era esposti.
D'altra parte il portavoce del governo iraniano mette in guardia la Corea del Nord: "Attenti, Trump potrebbe ripensarci e cancellare l'accordo ancor prima di tornare a Washington".