Il problema principale, affrontato dai due leader, resta l'accordo sul nucleare con l'Iran, tanto voluto dall'ex presidente Usa, Obama, ma inadatto secondo Trump.
Macron ha lasciato intendere una possibile intesa tra Francia e Stati Uniti: "E' un accordo necessario per la sicurezza del Medioriente", ha affermato, "è una questione importante, ma dobbiamo riferirci a una visione più ampia, che riguarda la sicurezza dell'intera regione. Quello che vogliamo fare - ha dichiarato ancora il capo dell'Eliseo - è contenere l'Iran e la sua presenza nella regione".
Secondo Trump molto presto sarà possibile avere almeno un accordo tra Washington e Parigi. "E' un peccato che non siamo solo noi due a negoziare per il resto del mondo", ha detto il leader della Casa Bianca.
Entro il 12 maggio prossimo Trump dovrà prendere una decisione riguardo le severe sanzioni contro Teheran, rimosse con l'entrata in vigore dell'accordo sul nucleare, all'inizio del 2016. Il Capo di Stato Usa ha infatti minacciato di abbandonare l'intesa nel caso in cui gli alleati dell'Unione europea si rifiutassero di modificarla, rendendo più stringenti i vincoli a cui l'Iran deve sottostare. Nonostante la diversità di vedute sul tema, anche Macron afferma di voler lavorare su un nuovo accordo che freni le ambizioni nucleari iraniane e garantisca sicurezza.
Ma Teheran, qualche giorno fa, ha già minacciato di lasciare l'accordo sul nucleare, nel caso in cui gli Stati Uniti decidessero di abbandonarlo. L'Iran infatti non sarebbe più vincolato dagli obblighi internazionali e potrebbe riprendere le attività di arricchimento dell'uranio oltre i limiti imposti dall'intesa.