Le forze speciali dell'esercito israeliano hanno tratto in salvo quattro ostaggi, rapiti ad un festival musicale durante l'attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre, in due siti di Nuseirat. Si tratta di tre uomini e una donna, Noa Argamani, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo mentre su una moto è stata rapita dai miliziani di Hamas. Dopo una prima valutazione medica, le condizioni dei quattro appaiono buone, sono comunque stati portati in un ospedale non lontano da Tel Aviv per accertamenti, dove hanno incontrato poi il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
I vertici politici israeliani hanno espresso gioia per il ritorno dei 4 ostaggi, sani e salvi, e affermato che Tel Aviv continuerà a fare del suo meglio per riportare a casa anche tutte le altre persone ancora in mano a Hamas, si parla di circa 120 o 130 ostaggi.
Il ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz, ha affermato di avere il cuore pieno di gioia. Gantz ha poi cancellato l'annuncio del ritiro del sostegno all'esecutivo di coalizione perché il premier non ha presentato un piano per la governance del dopoguerra di Gaza.
"Un trionfo miracoloso" secondo il Forum delle famiglie degli ostaggi. "Ora, con la gioia che travolge Israele, il governo deve ricordare il suo impegno a riportare indietro tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas: i vivi per la riabilitazione, gli uccisi per la sepoltura", ha dichiarato ancora il Forum.
La polizia di Israele ha intanto annunciato che l'ispettore capo, comandante dell’unità speciale antiterrorismo, è morto durante l'operazione a Nuserirat, a cui ha partecipato anche una cellula americana, che ha collaborato con le forze di Israele. Lo ha fatto sapere una fonte statunitense. Numerosi anche i palestinesi rimasti uccisi o feriti. Un portavoce militare israeliano ha detto infatti che l'operazione si è svolta nel cuore di un quartiere residenziale, dove Hamas aveva nascosto dei prigionieri tra i civili di Gaza sotto la sorveglianza di militanti armati. "Il nostro popolo non si arrenderà e la resistenza continuerà per difendere i nostri diritti di fronte a questo nemico criminale", ha detto il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha chiesto una sessione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul "sanguinoso massacro compiuto dalle forze israeliane" nel campo profughi di Nuseirat.
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