La prima vittima dell'operazione di epurazione di Kim Jong-un è stato il caponegoziatore con gli Stati Uniti, Kim Hyok-chol, accusato assieme ad altri quattro funzionari senior di aver spiato per conto di Washington e quindi giustiziato a marzo.
Kim Yong-chol, l'ex braccio destro del leader nordcoreano, sparito qualche settimana fa dagli eventi pubblici, è stato invece rinchiuso in un campo di rieducazione e sanzionato con i lavori forzati. Lo riporta uno dei maggiori quotidiani sudcoreani, citando una fonte di Seul. Questa precisa che Kim Jong-un si è accanito anche contro la sorella minore, Kim Yo-jong, alla quale "è stato consigliato di tenere un basso profilo".
Secondo quanto riportato dall'agenzia KCNA, Kim Yong-chol, all'inizio di aprile era entrato a fare parte della potente commissione sugli Affari statali con altri esponenti di primo piano della missione in Vietnam. Alla fine dello stesso mese però sia lui che la sorella del leader non risultavano nella delegazione che ha partecipato al vertice di Vladivostok tra Kim e il capo di Stato russo, Vladimir Putin.
Punita però anche Kim Song-hye, del Dipartimento del Fronte Unito, finita in un campo per prigionieri politici. Richiusa in un campo di prigionia pure l'interprete del leader in Vietnam, per aver "macchiato" la sua autorità; ha infatti commesso un errore ad Hanoi durante il suo lavoro di traduzione.


E. P.

Foto: Reuters
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