Emmanuel Macron ha finalmente rotto il silenzio dopo le proteste del cosiddetto movimento dei "gilet gialli" che in queste ultime settimane ha messo a ferro e fuoco la Francia ed in particolare la capitale Parigi,
"Vedo uno stato di emergenza sociale ed economico della Francia: ne usciremo bene tutti insieme, lo voglio per la Francia, siamo apripista per noi e per gli altri. Non possiamo restare divisi. Attraversando questa crisi, riconcilieremo i francesi" questo uno dei passaggi principali del discorso di Macron, che ha poi aggiunto: "Prenderò misure già questa settimana, ma la violenza è inaccettabile, saremo intransigenti con i violenti. Non dimentico la collera dei francesi. Questa indignazione è condivisa da molti, non posso sminuire la loro collera. Abbiamo riposto all'aumento della tassa sui carburanti che è stata annullata, ma servono misure profonde. La mia unica preoccupazione siete voi, la mia unica preoccupazione è la Francia".
Il presidente ha poi dichiarato che il salario minimo della Francia aumenterà di 100 euro al mese dal 2019 ed ha poi illustrato una serie di misure shock, tra le quali l'abolizione di nuovi prelievi sulle pensioni sotto ai duemila euro. Nel pacchetto sono comprese anche la defiscalizzazione degli straordinari (molto usati, dato l'orario legale delle 35 ore settimanali) e del premio di fine anno da parte delle imprese, per placare la collera dei gilet gialli, evocando lo "stato d'urgenza economico e sociale".
Macron ha inoltre ammesso alcuni dei suoi sbagli più recenti, che lo hanno reso impopolare. Alcuni media hanno commentato il suo discorso sottolineando che il presidente si gioca il tutto per tutto, in quanto deve salvare il suo quinquennio: se non supererà questa crisi sarà politicamente morto.