Non è 'l'accordo del secolo', è una proposta che i palestinesi semplicemente non possono accettare. Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas liquida così il piano di pace proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e si dice pronto a riprendere i negoziati con il quartetto per il Medio Oriente assieme a Onu e Unione Europea.
Incalza il ministro degli Esteri giordano, al Safadi, affermando che il piano di pace presentato per il Medio Oriente "potrebbe avere conseguenze pericolose". La Turchia, stando a quanto riferito dal ministero degli Esteri di Ankara, considera il piano di pace come "nato morto" oltre che un programma "per l'annessione dei territori palestinesi". Ancora più duro il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Moussavi, che vede nel piano statunitense l'ennesimo "complotto contro il mondo islamico". Diversa la posizione del Cairo. Il ministero degli Esteri egiziano afferma che il piano favorisce una soluzione che ripristina tutti i "diritti legittimi" del popolo palestinese attraverso la creazione di uno "Stato indipendente e sovrano sui territori palestinesi occupati", mentre gli organi istituzionali dell'Arabia Saudita fanno sapere che Riad "apprezza" gli sforzi del presidente americano Trump per elaborare un piano di pace per il Medio Oriente, chiedendo di avviare colloqui diretti tra Israele e ANP. (a.c.)
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