È morto a 84 anni Jovan Divjak, il generale serbo che scelse di difendere Sarajevo durante la Guerra dei Balcani. Nato a Belgrado nel 1937, Jovan Divjak intraprende la carriera militare nell'esercito jugoslavo, diplomandosi all'Accademia Militare. Nel 1966 viene trasferito a Sarajevo, dove è rimasto con la moglie, di appartenenza musulmana.
Assegnato come responsabile militare di Sarajevo, durante l'assedio della capitale bosniaca scelse di "tradire" gli ordini della città natale Belgrado per difendere la sua città adottiva. Viene nominato Generale e partecipa ai negoziati con l'ONU per togliere l'assedio alla città.
Famoso per farsi vedere durante gli eventi organizzati nella città bombardata per tirare su il morale agli abitanti e per fare visita alle famiglie dei soldati morti in battaglia, Divjak alla fine del conflitto fondò l'associazione "L'educazione costruisce la Bosnia Erzegovina" che si occupa ancora oggi di bambini orfani e nati in situazioni di difficoltà. Divjak ha scritto anche un libro intitolato "Sarajevo, mon amour" in cui racconta la sua vita nella Jugoslavia socialista, l'assurdità della guerra e le difficoltà di vivere a Sarajevo durante la Guerra dei Balcani. (a.c.)
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