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Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Denis Mukwege e Nadia Murad. Pur operando in settori diversi, a entrambe il premio è andato ai loro sforzi per far cessare l'uso della violenza sessuale come un'arma durante guerre e conflitti armati. Il dottor Mukwege ha dedicato la maggior parte della sua attività professionale all'assistenza delle vittime di violenza sessuale nella Repubblica Democratica del Congo. «Il dottor Mukwege e il suo staff hanno curato migliaia di persone che sono state vittime di queste aggressioni» e' stato detto durante l'annuncio dato stamane nella sala dell'Istituto Nobel Norvegese a Oslo. Il medico ginecologo ha condannato a più riprese l'impunità della quale godono questi stupri di massa e ha criticato il governo del Congo - ma non solo - per non aver fatto abbastanza in questi anni. Nadia Murad, invece, è una testimone che ha raccontato gli abusi perpetrati su di lei e contro altri in Iraq. L'attivista irachena è una delle circa 3000 ragazze e donne yazide che sono state vittime di stupri e abusi da parte dei miliziani del sedicente Stato Islamico. Abusi sistematici e facevano parte di una strategia militare. «Nadia Murad ha mostrato un coraggio non comune - si rileva nella motivazione - nel raccontare le proprie sofferenze e nel parlare a nome delle vittime».