Un deciso sostegno al multilateralismo, allo stato di diritto e ai diritti umani, per scongiurare il ripetersi degli orrori di una nuova guerra mondiale. Il presidente sloveno Pahor ha sottolineato che nessun paese potrà trarre degli utili facendo valere esclusivamente i propri interessi; il multilateralismo è l'unico modo per garantire pace e sicurezza alle future generazioni. Ha posto in rilievo l'importanza del diritto internazionale e delle sentenze dei tribunali internazionali, anche per arrivare alla riconciliazione nell'area dei Balcani occidentali, con cui la Slovenia confina, ha detto Pahor. Riconoscere la realtà storica costituisce da base per la stabilità e il progresso, a prescindere da quanto possa essere dolorosa. Nessun riferimento di Pahor alla sentenza della Corte di Arbitrato sui confini tra Slovenia e Croazia. Ricorderemo che lo scorso anno, parlando proprio all'Assemblea generale, il premier croato Plenković l'aveva definita una violazione del diritto internazionale, facendo saltare il vertice che si sarebbe dovuto svolgere a breve con l'allora omologo sloveno Cerar.
Attualmente Lubiana presiede il Consiglio ONU per i diritti umani; Pahor ha auspicato che gli Stati Uniti, tradizionali sostenitori di tali diritti, rimangano fedeli a questi principi, la Slovenia dal canto suo continuerà gli sforzi per consolidare legittimità, credibilità ed efficacia di questo organismo delle Nazioni Unite.
Pahor ha poi ribadito la necessità di mantenere l'impegno contro la profiferazione delle armi per la distruzione di massa e il sostegno della Slovenia all'accordo sul programma nucleare iraniano, se Teheran rispetta gli impegni presi con la comunità internazionale. Ha ricordato inoltre gli sviluppi positivi nella penisola coreana, ha ringraziato i paesi che contribuiscono al finanziamento del fondo per lo sminamento gestito dalla Slovenia e sottolineato l'importanza di combattere la fame nel mondo e l'inquinamento ambientale.