A Capitol Hill, a Washington DC, oltre mille persone si sono radunate per protestare pacificamente a seguito della morte di George Floyd. Manifestazioni relativamente pacifiche e senza saccheggi si sono svolte anche a New York. Lo afferma la polizia locale.
Intanto Donald Trump ha fatto un piccolo passo indietro, affermando che "forse" non sarà necessario l'intervento dell'esercito per fermare le proteste. "Anche se abbiamo il forte potere di farlo. La Guardia nazionale è una consuetudine e abbiamo una Guardia nazionale molto forte", ha aggiunto il capo dello Stato Usa.
Un durissimo attacco contro il presidente americano è arrivato però da parte del suo ex capo del Pentagono, James Mattis, che condanna l'uso dell'esercito contro i manifestanti. Mattis ha definito "abuso di potere esecutivo" lo sgombero della folla davanti alla Casa Bianca.
Anche l'attuale capo del Pentagono, Mark Esper, si è espresso riguardo l'uccisione di George Floyd durante un fermo della polizia: si tratta di un "crimine orribile", gli agenti coinvolti dovrebbero essere "chiamati a rispondere per questo omicidio. È una tragedia che abbiamo visto ripetersi troppe volte", ha detto ancora Esper. "Il razzismo è reale in America, dobbiamo fare del nostro meglio per riconoscerlo, per affrontarlo e sradicarlo".
Nel contempo, le accuse contro i quattro agenti coinvolti nella morte di George Floyd sono state riqualificate: Derek Chauvin è stato accusato di omicidio volontario non premeditato e rischia fino a 40 anni di carcere. Ordine di arresto invece per gli altri tre poliziotti, accusati di complicità in omicidio di secondo grado. La cauzione è stata fissata a un milione di dollari. "Siamo profondamente grati al procuratore generale per questa azione decisa", ha detto la famiglia Floyd. "È un passo importante verso la giustizia".


E. P.

Foto: AP
Foto: AP