Oggi i democratici alla Camera del Congresso americano hanno presentato formalmente la messa in stato d'accusa nei confronti del presidente, Donald Trump, dopo che i repubblicani hanno bloccato una risoluzione che chiedeva al vicepresidente, Mike Pence, e al suo gabinetto, di fare appello al 25-esimo emendamento della Costituzione americana e rimuovere Trump dall'incarico di presidente. Lo riporta la CNN. Domani i democratici rimetteranno in votazione la risoluzione, invitando nuovamente Pence ad appellarsi al 25-esimo emendamento. In quel momento però la minoranza repubblicana non potrà più bloccare la risoluzione, che verrà quindi approvata.
La Camera ha accusato il presidente uscente di "incitamento all'insurrezione", per il suo ruolo nelle violenze avvenute mercoledì scorso a Capitol Hill, in occasione della conferma dei risultati delle elezioni di novembre, in cui a trionfare è stato il candidato democratico, Joe Biden.
L'atto di accusa non è stato letto durante la brevissima seduta della Camera perché ancora non è stato portato in aula per il voto, cosa che si prevede potrà succedere mercoledì. Trump, in questo modo, diventerà il primo presidente nella storia degli Stati Uniti ad essere messo sotto accusa due volte. La prima mozione di sfiducia era stata presentata nel 2019, quando era stato accusato di aver ricattato l'Ucraina per aiuti elettorali contro Biden. In quell'occasione la maggioranza repubblicana al Senato lo aveva assolto.
L'unico articolo di impeachment di quattro pagine indica le ripetute false affermazioni da parte di Trump di aver vinto le elezioni e il discorso ai suoi sostenitori fatto il 6 gennaio, prima della rivolta. Il capo della Casa Bianca viene anche criticato per il suo appello al segretario di Stato repubblicano della Georgia di trovare abbastanza voti per dichiarare vittoria nello Stato.
"In tutto questo, il presidente Trump ha gravemente messo in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti e delle sue istituzioni governative", si legge nella risoluzione. "Ha minacciato l'integrità del sistema democratico, ha interferito con la transizione pacifica del potere e ha messo in pericolo un ramo coeguale del governo. Ha quindi tradito la sua fiducia in qualità di presidente, a danno del popolo degli Stati Uniti". La risoluzione cita anche il 14-esimo emendamento della Costituzione che proibisce a chiunque sia coinvolto in insurrezioni o ribellioni contro gli Stati Uniti a ricoprire la carica di presidente.
I democratici comunque non hanno intenzione di inoltrare immediatamente la mozione di sfiducia al Senato, dato che non c’è tempo per un processo ed una decisione sulla possibile rimozione. Trump infatti lascerà l'incarico il 20 gennaio a causa della scadenza del suo mandato. Aspetteranno piuttosto di assumere la maggioranza al Senato e che il governo Biden entri in carica. L'obiettivo dell'impeachment non è quello di rimuovere Trump dall'incarico di presidente, ma quello di impedire una sua eventuale futura candidatura alle elezioni presidenziali o per qualsiasi altra carica.
E. P.