Nel comunicato diffuso dalla Commissione europea si evidenzia come la Gran Bretagna non abbia presentato alcuna proposta concreta per sostituire i passaggi più contestati dell'accordo sulla Brexit, raggiunto tra Bruxelles e l'ex premier britannico Theresa May ovvero l'intesa che è stata bocciata per tre volte dal Parlamento del Regno Unito. Il nodo del contendere continua a essere il backstop, il meccanismo inserito nell'accordo Brexit con l'obiettivo di evitare a tutti i costi la creazione di un confine rigido tra Irlanda e Irlanda del Nord: il problema, dice da tempo l'Unione Europea, è che il governo britannico non ha fatto alcuna proposta alternativa. Nonostante per Juncker si sia trattato di un incontro "amichevole", il presidente della Commissione ha voluto comunque ricordare che è responsabilità del Regno Unito proporre soluzioni operative sotto il profilo legale che siano compatibili con l'Accordo di distacco del Paese dall'Unione europea. Juncker ha sottolineato l'apertura ad esaminare qualsiasi proposta raggiunga gli stessi obiettivi del backstop. Dal canto suo Johnson è tornato a ribadire che non chiederà un'estensione e che il Paese uscirà dall'Ue il 31 ottobre. In una nota Downing Street spiega che i due leader hanno concordato di intensificare le discussioni e si avranno presto incontri giornalieri. Si presume quindi che per conoscere l'esito dei negoziati bisognerà attendere il Consiglio europeo del 17-18 ottobre.
Maja Novak