La decisione degli Usa è stata presa a causa del trattamento riservato dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu nei confronti di Israele. Secondo Nikki Haley il Consiglio può essere definito come un "protettore di chi abusa dei diritti umani". L'ambasciatrice ha citato inoltre l'ammissione del Congo nell'organismo nonostante il ritrovamento di fosse comuni.
Ed è proprio Israele a salutare la decisione degli Stati Uniti. Secondo l'ambasciatore israeliano Danny Danon "il Consiglio dei diritti umani è da tempo nemico di coloro che veramente hanno a cuore i diritti umani nel mondo. Gli Stati Uniti hanno dimostrato ancora una volta il loro impegno alla giustizia e alla verità e la loro riluttanza a consentire all'odio cieco nei confronti di Israele nelle istituzioni internazionali di restare incontrastato", ha dichiarato ancora Danon.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sperava invece "che gli Usa rimanessero" nel Consiglio. Lo ha affermato un portavoce del Palazzo di Vetro. "L'architettura delle Nazioni Unite sui diritti umani svolge un ruolo molto importante nella loro promozione e protezione in tutto il mondo", ha aggiunto.
Anche la Slovenia - attualmente a capo del Consiglio dei diritti umani Onu - è dispiaciuta per il ritiro degli States. Il Ministero degli Affari esteri ritiene che gli interventi unilaterali nel pacchetto istituzionale, sul quale viene fondato il Consiglio delle Nazioni Unite, potrebbero portarlo alla rovina.