L'elenco, che comprende prodotti chimici industriali, medicinali e metalli, dovrà essere ultimato ed è considerato la risposta al presunto furto cinese di segreti industriali, con violazione della proprietà intellettuale di software, brevetti e tecnologia statunitensi. La mossa rischia di esacerbare le tensioni sul fronte commerciale internazionale. Lunedi scorso la Cina ha imposto dazi su 128 prodotti statunitensi per un valore di 3 miliardi di dollari in reazione alle tariffe sulle importazioni di acciaio ed alluminio decise dal presidente Trump. Secondo quanto reso noto dal ministero del commercio statunitense su questi prodotti verrebbero applicate tariffe del 25 per cento. Il ministero del commercio cinese ha condannato con forza i nuovi dazi statunitensi ai quali si oppone fermamente, ed ha assicurato azioni di rappresaglia di pari portata in linea con le normative cinesi sul commercio. A differenza dei giorni scorsi, quando la risposta cinese causò un'ondata di ribassi sui listini mondiali, le borse cinesi hanno aperto in territorio positivo. A Shanghai si è registrato un rialzo dello 0,50 per cento mentre quello di Shenzen è salito dello 0,57 per cento. Positivo anche l'avvio, riguardante la cosiddetta Grande Cina, della borsa di Hong Kong, che ha registrato un progresso dello 0,33 per cento.