"Dobbiamo assicurare un giusto accesso a medicine e vaccini", ha detto il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. "Questa pandemia ha messo in evidenza debolezze e divisioni". Michel ha spiegato il valore aggiunto del progetto che propone un approccio unico alla salute: "Il Trattato è utile per tracciare una cornice internazionale per la cooperazione, a partire dallo scambio di informazioni quando affrontiamo l'inizio di una possibile pandemia, per investire nella ricerca ed avere medicine e quanto occorre per affrontare la pandemia".
Secondo il direttore dell'OMS, Tedros Ghebreyesus, "il momento di agire è ora. Il mondo non può aspettare la fine di questa pandemia per prepararsi a lottare contro la prossima. 490 giorni di emergenza globale - ha sottolineato - hanno messo a nudo il peggio e il meglio della umanità. Dobbiamo agire con coraggio", ha detto ancora Ghebreyesus, ringraziando Michel per aver lanciato la "potente idea" di un Trattato globale per lottare contro le pandemie.
Il presidente del Consiglio europeo ha poi annunciato che sia la Gran Bretagna, alla guida il G7, sia l'Italia, che dirige il G20, sono firmatari dell'iniziativa, è un segnale di supporto. L'appello per un nuovo Trattato internazionale per la preparazione e la risposta alle pandemie è stato firmato, oltre che dall'OMS, anche da altri 24 paesi da tutto il mondo. Sulla lista dei firmatari non figura la Slovenia, ma nemmeno Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone. In un comunicato congiunto dei leader firmatari si legge che "ci saranno altre pandemie e altre gravi crisi sanitarie. Nessun governo o agenzia multilaterale può rispondere da solo a questa minaccia".
E. P.