Foto: EPA
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La visita si dividerà tra la capitale Tripoli e, per la prima volta, anche a Bengasi, il capoluogo della regione libica orientale sotto il controllo dell'Esercito nazionale libico. Sono diversi gli scopi di questa missione, a partire dal rispetto dei diritti umani dei migranti al miglioramento delle procedure di ricerca e soccorso in mare, dalle attività delle agenzie delle Nazioni Unite per fornire aiuti ai centri di detenzione, alla semplificazione dei ritorni volontari assistiti. Da Bruxelles viene riferito che "dal successo di questa missione dipenderà anche il livello di partecipazione dell'Europa e degli Stati membri alla conferenza sulle migrazioni che il Governo di unità nazionale con sede a Tripoli sta organizzando per il 17 luglio prossimo". Per questa visita, è stato concesso anche un passaggio a Bengasi, proprio perché l'Ue è "consapevole che la Libia orientale non può essere esclusa dal dialogo" considerando l'argomento cruciale delle migrazioni. L'aeroporto internazionale di Benina è diventato un hub per i migranti asiatici che entrano nel Paese come lavoratori, ma che alla fine finiscono per attraversare il Mar Mediterraneo per arrivare in Grecia, oppure in Italia. L'ambasciatore dell'Unione europea in Libia, Nicola Orlando, si è già recato a Bengasi, per spianare il terreno per questa missione. Si tratta del primo tentativo di approccio all'Ue con il capoluogo sui temi della protezione dei rifugiati sudanesi e il miglioramento delle capacità per salvare vite in mare.

B.Ž.